L’amore copre ogni differenza

C’è un cuore che batte oltre il monitor, c’è una persona che scrive da una tastiera

Questa sera vi voglio raccontare la storia di una madre siciliana che chiameremo Concetta che ha la figlia con una diagnosi di Sclerosi Multipla.

Concetta ha una famiglia, è una nonna ma ha il cuore diviso in due parti, la sua famiglia, la sua terra, la meravigliosa Sicilia e tanti chilometri di distanza tra dove vive e la figlia che ha la sclerosi multipla.

A volte, crediamo che solo chi ha una diagnosi e vive la malattia soffra, ma con il tempo e la mia esperienza di madre, di figlia di genitori e di moglie con Sclerosi Multipla, ho imparato ad avere rispetto di chi vive accanto a noi, perchè è vero, noi siamo persone con sm, ma anche chi vive accanto o ha un legame stretto ,  vive lo stesso la diagnosi, in maniera diversa, non subendo la malattia, con un dolore diverso ma ha le stesse paure che possiamo avere noi, quotidianamente sul nostro futuro, sul nostro bisogno di autonomia e ”normalità”.

L’amore di una madre è incondizionato, come ogni genitore, il dolore di vedere una figlia o un figlio che deve vivere quotidianamente con la patologia è immenso, ma non fa differenze tra figli, ama solo chi è più fragile.

Concetta cerca di districarsi tra tante fragilità, cercando di non trascurare nessuno che lei ama, ma per quanto sappia che tutti hanno bisogno della sua attenzione, vive una situazione complicata, restare anche accanto a una figlia a chilometri di distanza, farle sentire l’amore attraverso un telefono, vive come una pendolare tra la Sicilia e il Piemonte, resta accanto a chi ha bisogno.

L’amore della famiglia è un bene essenziale, perché ci dona la certezza di essere amati, qualunque sia il nostro destino, è una certezza che solo un genitore può dare, che sia padre o madre, non fa differenza.

Concetta però sa che la figlia non è sola, quando lei resta in Sicilia.

La figlia non è mai stata abbandonata  perché è supportata da tutta la famiglia, fratelli e sorelle, le cognate che si stringono accanto a lei e le fanno da scudo, con la certezza di essere accettata in nome di un amore più grande , quello di fratelli e sorelle, che si stringono e camminano accanto.

Concetta e la famiglia hanno tutti subito una diagnosi, pur non avendo la Sclerosi Multipla. 

Quando Concetta raccontava la sua storia di madre con una figlia con sm, io ho rivisto mia madre e mio padre, ho rivissuto il loro dolore e il loro sforzo nel comprendere ciò che solo chi lo vive in prima persona può.

Vivono la diagnosi attraverso di noi, se noi stiamo giù o di cattivo umore, non importa se ci sono chilometri di distanza, un cuore di madre piange, non perché la figlia è speciale perché ha la sclerosi multipla ma, solo e unicamente, perché Concetta comprende che non può dare la sua salute in cambio per la salute della figlia.

Concetta ogni giorno cerca di trovare una ragione per andare avanti, per rispondere alle esigenze di ciascuno della sua famiglia ma cerca anche e sopratutto di non far sentire la figlia diversa ma ‘‘normale”, perché Concetta vuole solo che il suo amore per la figlia copra ogni differenza, riesca a colmare ogni affanno e travaglio della figlia.

Ogni anno giorno anche Concetta vive su un’altalena, anche Concetta vive e mette da parte il suo dolore per donare amore , essere sostegno attivo affinché la figlia non si senta diversa , non si senta esclusa nonostante la lontananza.

Concetta vive, ama, soffre, ha una vita complicata ma gioisce anche per ogni vittoria della figlia, gioisce per ogni suo sorriso e vive solo per vedere come sarà il sorriso di sua figlia se lei le resta accanto con amore.

L’amore di un genitore non ha la Sclerosi multipla. L’amore non finisce , non ha limite e differenza, l’amore ha solo un cuore che batte, per la gioia di avere una figlia, che abbia o no la Sclerosi Multipla  resta figlio e figlia.
L’amore è chi resta Oltre la Sclerosi Multipla.